I Clienti che godono di un determinato servizio di fornitura potrebbero, in rari casi, riscontrare delle irregolarità nella sua erogazione, e hanno la possibilità di richiedere la verifica del relativo contatore agli Enti competenti: in questo articolo vi illustreremo come inoltrare una richiesta di verifica di un contatore luce o gas, rispettivamente per tensione o pressione.
Controllo tensione del contatore elettrico
Nel caso di un impianto di energia elettrica, eventuali cali, sbalzi o interruzioni di tensione riscontrati dal Cliente possono essere dovuti a:
- Sovraccarico di energia, dovuto ad esempio all’utilizzo di più elettrodomestici in contemporanea: questo causa molto spesso una interruzione di corrente;
- Guasti al contatore o all’impianto elettrico del singolo Cliente, oppure estesi anche alla zona in cui abita;
- Buchi di tensione: si tratta di abbassamenti temporanei del livello di tensione, tendenzialmente casuali e impossibili da prevedere;
- Interruzioni di energia dovute all’esecuzione di lavori programmati di manutenzione, potenziamento, ampliamento o messa in sicurezza della rete elettrica: in questi casi, gli utenti ricevono un preavviso di almeno 3 giorni lavorativi;
- Riduzione di potenza e in seguito sospensione dell’erogazione di energia elettrica da parte del Fornitore in caso di morosità.
A volte, però, c’è qualche problematica più profonda e questa va indagata. Pensiamo per esempio a chi ha un impianto fotovoltaico e si ritrova con l’inverter che va in blocco a causa di sovratensioni, oppure ad altre casistiche in cui la tensione potrebbe essere bassa. Qualora il Cliente ne avvertisse la necessità, ha la possibilità di richiedere una verifica della tensione del proprio contatore elettrico: in caso di fornitura a bassa tensione basterà rivolgersi ai canali ufficiali di contatto del proprio Fornitore, che si metterà in contatto con E-Distribuzione per avviare i controlli.
In Caso di fornitura in media o alta tensione sarà possibile rivolgersi direttamente a E-Distribuzione tramite i seguenti canali:
- App E-Distribuzione;
- Numero verde sempre attivo 803 500;
- Assistente virtuale Chatbot Eddie attivo 24 ore su 24 sul sito web di E-Distribuzione.
Ovviamente ha poco senso contattare ENEL o e-Distribuzione per verifiche inutili, infatti è bene sapere che qualora dalla verifica risultassero livelli di tensione del contatore entro i parametri previsti dalla normativa vigente, il costo dell’attività verrà addebitato all’utente che ha inviato la segnalazione.
Verifica pressione del contatore del Gas
Piuttosto simile è la procedura per le forniture di gas: anche in questo caso infatti possono verificarsi interruzioni nella distribuzione, sia con che senza preavviso da parte dei distributori locali. Il Cliente che riscontri delle irregolarità nell’erogazione di gas può richiedere al proprio Fornitore una verifica della pressione del contatore; il fornitore avrà a quel punto 2 giorni lavoratici per inoltrare tale richiesta all’Ente responsabile della distribuzione a livello locale.
Affinché le operazioni di verifica possano essere avviate, sarà necessaria una conferma dell’avvenuta richiesta da parte del Cliente, poiché quest’ultimo sarà tenuto a sostenere le spese per la prestazione nel caso in cui la verifica accertasse un livello della pressione conforme alla normativa tecnica vigente.
Il Distributore provvederà a effettuare la verifica e comunicarne l’esito al Fornitore entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta; il Fornitore dovrà poi comunicare tale esito al Cliente entro 2 giorni lavorativi. In caso di ritardi nella conclusione della verifica o nella comunicazione del suo esito, i Clienti domestici con contatori fino alla classe G6 riceveranno un indennizzo automatico di 35 euro, che raddoppierà o triplicherà se il ritardo supera il doppio o il triplo del tempo massimo previsto.
In caso di valori conformi alla normativa tecnica vigente, l’eventuale importo da versare al Distributore sarà superiore a 30 euro solo nel caso in cui la precedente verifica di pressione per lo stesso PDR sia stata effettuata meno di 5 anni prima. In caso di valori non conformi alla normativa tecnica vigente, il Distributore non potrà addebitare alcun onere al Cliente e sarà anzi obbligato a ripristinare quanto prima i valori corretti.