Etichetta Energetica degli elettrodomestici

Classe energetica degli elettrodomestici

Al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico è facile notare una vistosa etichetta colorata apposta sulla superficie di ogni apparecchio: si tratta della classe energetica (o classe di efficienza energetica, o classe di consumo energetico) di quello specifico modello, che ne indica il consumo energetico in base a una scala di riferimento preordinata.

Tramite questa etichetta, il potenziale Cliente ha la possibilità di capire quanta energia esso consuma, e di confrontarlo in modo facile e intuitivo con altri prodotti apparentemente simili. Avere a disposizione questa informazione è estremamente importante non solo per valutare il prezzo dell’apparecchio da acquistare, ma anche e soprattutto per risparmiare sulla bolletta, i cui costi dipendono inevitabilmente dall’energia consumata. Scegliere un modello a basso consumo energetico consente inoltre di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e dunque dell’inquinamento del pianeta.

Il concetto di classe energetica è stato introdotto nel 1994 proprio per consentire agli utenti di confrontare tra loro elettrodomestici simili per funzioni ma non per consumo; ulteriori provvedimenti sono poi stati apportati negli anni successivi per rendere più chiara ed intuitiva la classificazione energetica di ogni singolo apparecchio: tra questi ricordiamo l’obbligo di apporre l’etichetta energetica su ogni singolo modello, e l’eliminazione delle classi A+, A++ e A+++.

La nuova classificazione è ora espressa in lettere dalla A alla G e con una scala di colori dal verde al rosso. Viene tuttavia suddiviso ogni gruppo di elettrodomestici in base al particolare tipo di consumo. Più precisamente:

  • Per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga si considerano 100 cicli di lavaggio;
  • Per i frigoriferi si considera un anno di utilizzo;
  • Per schermi e lampadine si considerano 1000 ore di accensione.

In casa abbiamo ovviamente degli elettrodomestici acquistati con le vecchie classi energetiche ed è utile comprendere la nuova classificazione così da capire quanto stiamo impattando sul pianeta e sulle bollette.

Come vedremo in seguito le nuove classi energetiche includono l’uso prolungato nel tempo, quindi una vera “trasformazione” delle classi è impossibile, ma giusto per avere un riferimento, possiamo utilizzare la seguente tabella:

Vecchia classeNuova classe
A+++A
A++B
A+C
AD
BE
CF
DG

Per frigoriferi e congelatori si considera dunque un consumo di energia espresso in kWh/anno, per quanto vadano anche considerate altre caratteristiche come dimensioni e capacità. Per un frigo-congelatore da 300 litri dotato di sbrinamento automatico si registrano ad esempio i seguenti consumi:

  • Classe A: uguale o inferiore a 100 KWh/annui;
  • Classe B: da 101 a 124 KWh/annui;
  • Classe C: da 125 a 155 KWh/annui;
  • Classe D: da 156 a 194 KWh/annui;
  • Classe E: da 195 a 243 KWh/annui;
  • Classe F: da 244 a 303 KWh/annui;
  • Classe G: superiore a 303 KWh/annui.

Per le lavastoviglie viene indicato sull’etichetta il consumo del programma eco per 100 cicli, più ulteriori caratteristiche come consumo di acqua, durata del ciclo eco e rumorosità. Per un modello da 12 coperti si registrano i seguenti consumi:

  • Classe A: uguale o inferiore a 34 KWh/100 cicli;
  • Classe B: da 34 a 40 KWh/100 cicli;
  • Classe C: da 41 a 46 KWh/100 cicli;
  • Classe D: da 47 a 53 KWh/100 cicli;
  • Classe E: da 54 a 59 KWh/100 cicli;
  • Classe F: da 60 a 65 KWh/100 cicli;
  • Classe G: superiore a 65 KWh/100 cicli.

I forni domestici sono l’unico gruppo di elettrodomestici per i quali valgono ancora le vecchie etichette che vanno da A+++ a D. Anche in questo caso non viene indicata solo la classe energetica ma anche il consumo di energia per la funzione di riscaldamento (convezione e/o ventilata) in kW/ciclo. Per un forno elettrico da 100 litri di capacità si registrano i seguenti consumi:

  • Classe A+++: uguale o inferiore a 0,47 KWh/ciclo;
  • Classe A++: da 0,437 a 0,601 KWh/ciclo;
  • Classe A+: da 0,602 a 0,705 KWh/ciclo;
  • Classe A: da 0,706 a 1,038 KWh/ciclo;
  • Classe B: da da 1,039 a 1,208 KWh/ciclo;
  • Classe C: da 1,281 a 1, 541KWh/ciclo;
  • Classe D: superiore/uguale a 1,543 KWh/ciclo.

Osservando un’etichetta energetica su un elettrodomestico si noterà che sono presenti ulteriori informazioni, aggiunte proprio per far meglio comprendere l’impatto di tale oggetto sulle bollette e sull’ecosistema.

Per esempio, guardando l’etichetta di un frigorifero noteremo che sono indicati i kWh annui mediamente consumati, piuttosto che la capacità in termini di litri del frigo stesso e la rumorosità in termini di decibel.

Guardando invece quella di un forno, oltre all’indicazione della capacità, espressa in litri, è tipicamente segnalato un consumo annuo in kWh con funzione statico o con funzione ventilata.

L’etichetta delle lavatrici è quella forse più completa, infatti indica il numero di kWh consumato per 100 cicli, oltre alla capacità di carico (kg), al tempo necessario per ogni ciclo, al consumo medio di acqua, alla capacità di risciaquo/centrifuga (da A a F) e alla rumorosità in decibel, con una scala da A a D così da poterla paragonare ad altri modelli.